sabato 14 novembre 2009

Pagine di Basket___4





- Un altro spazio della mia libreria cestistica è occupato da BasketBiz: I Signori del Gioco di Eldon L. Ham. La sintesi, presa dal sito “libreriadellosport.it” (e sostanziale copia di quella presente sul testo originale), recita così: “Un libro sull'irresistibile storia dell'ascesa della National Basketball Association come non era mai stata raccontata prima. Porta alla luce decenni di manipolazioni dietro le quinte e di battaglie campali che hanno forgiato la lega e generato una macchina da spettacolo che sembrava perfetta, prima del brutto pasticcio di egoismi e bigliettoni che ha portato alla quasi distruzione del 1998. I Signori del Gioco spiega nel dettaglio come gli insider, quali David Stern, Rod Thorn, Jerry Reinsdorf, Ted Turner ed altri, hanno collaborato con la superstar Michael Jordan, il suo agente David Falk, la Nike ed i media televisivi nell'architettare la più grande società per la commercializzazione dello spettacolo nella storia dello sport professionistico.”



Dalla stagione del lockout qualcosa è naturalmente cambiato e a svariati quesiti posti nel libro il tempo ha dato la sua risposta. Ciononostante, a forza di sentire pronunciare frasi come “it’s just business”, il rischio di salutare definitivamente l’anima più pura del gioco rimane ben presente nell’aria. La crisi globale dell’economia inoltre costringe a rimanere sempre all’erta e come si chiede Ham, “la Nba sarà in grado di mantenere la sua grande popolarità ed evitare il tracollo finanziario?”. Per fortuna, loro e nostra, esistono i vari Kobe, Dwyane e LeBron, eredi diretti di Sua Maestà il 23, ed altri sono già in ‘programmazione’.



L’autore fa i conti con le guerre interne ed esterne vissute dalla Lega fin dalle origini, presentandole con “uno sguardo imparziale”: l’esito regala ad un lettore come me una nuova, inesplorata, prospettiva del mondo del basket USA, troppo spesso visto solo come ricoperto di rose e fiori. Non è così; non lo è mai stato. Niente però serve a spiegare meglio le cose di un resoconto completo della realtà dei fatti: in questo, c’è da dire, Eldon Ham è un maestro.



Ecco un estratto dal capitolo:



“Il complotto del tetto salariale”



“Quando Minnesota scelse il rookie Kevin Garnett, che proveniva dall’High School (e poi firmò un contratto record di 126 milioni di dollari), Garnett non solo si conquistò le copertine, ma attirò anche l’attenzione di tutti i proprietari Nba, i quali finalmente capirono a che punto erano arrivati: alla perdita completa del controllo. Nessuno – forse nemmeno i proprietari stessi – è in grado di ripercorrere con sicurezza la genesi del lockout e del braccio di ferro dei proprietari, avvenuto nel 1998; ma si potrebbe scommettere sul fatto che, il giorno della firma del contratto di Garnett, avvenuto nei primi giorni dell’autunno 1997, un missile economico le cui onde d’urto arrivarono direttamente ai portafogli dei signori del gioco si abbattè sulla lega.”


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